Il Coordinamento Nazionale Gruppi Seniores di Federmanager ha lanciato un forte grido d’allarme, denunciando quello che definisce un “assedio” al ceto medio italiano, in particolare ai dirigenti in pensione
La riunione dello scorso 4 giugno, che ha visto la partecipazione del Presidente federale Valter Quercioli e del Direttore Generale Mario Cardoni, ha messo al centro del dibattito temi cruciali: la perequazione delle pensioni, la separazione tra previdenza e assistenza e l’equità fiscale. L’obiettivo è chiaro: difendere i diritti acquisiti e il potere d’acquisto, sempre più eroso da politiche percepite come inique.
Un ceto medio sotto attacco: basta essere il “bancomat del sistema”
Sotto la guida del Presidente Mino Schianchi, il gruppo Seniores di Federmanager si propone di rappresentare le istanze dei dirigenti in pensione in tutte le sedi. Come sottolineato dal Presidente Quercioli, la narrazione che divide tra “poveri da aiutare” e “ricchi da sacrificare” per il recupero dell’inflazione è inaccettabile.
Il punto cardine della protesta è la perequazione delle pensioni. Federmanager chiede un meccanismo equo, stabile, certo e automatico di adeguamento all’inflazione. I dirigenti in pensione si sentono trattati come un “Bancomat del sistema”, una fonte da cui attingere per prelievi sistematici che, negli ultimi 25 anni, li hanno penalizzati costantemente. “Dobbiamo farci sentire, senza paura, senza giri di parole,” ha ribadito Schianchi, invocando una posizione ferma da parte delle Associazioni territoriali.
Trasparenza sui conti INPS ed equità fiscale: le battaglie chiave
Un’altra battaglia fondamentale è la separazione tra previdenza e assistenza. Senza questa chiarezza contabile, i bilanci dell’INPS rimangono opachi, alimentando la tentazione di tagli indiscriminati alla spesa pensionistica. Federmanager ritiene che solo conti trasparenti possano avviare un confronto serio sul futuro delle pensioni ed evitare che i contributi di una vita vengano dispersi in un sistema ridistributivo inefficiente.
Anche l’equità fiscale è al centro delle rivendicazioni. Lavoratori e pensionati sostengono oltre l’80% del gettito IRPEF. I pensionati del ceto medio, spesso etichettati come “pseudo-ricchi”, vedono il loro potere d’acquisto eroso dal fiscal drag, dai tagli delle detrazioni e da una tassazione sproporzionata. L’appello è a una riforma fiscale che riconosca le specificità dei redditi da lavoro e da pensione, eliminando penalizzazioni ingiuste, come peraltro suggerito anche dal Fondo Monetario Internazionale.
Mobilitazione e iniziative concrete per un peso politico reale
Per contrastare efficacemente questi fenomeni, Federmanager propone una serie di iniziative:
- Rafforzare la comunicazione: raccontare il valore dei dirigenti per il Paese.
- Unire le battaglie: le questioni pensionistiche sono indissolubilmente legate a quelle fiscali e sanitarie.
- Avviare una mobilitazione vera: costruire un fronte comune con CIDA e le altre organizzazioni della dirigenza per ottenere un peso politico reale.
- Difendere tutti i pensionati: la loro tutela deve essere un impegno prioritario.
- Creare un osservatorio pensionistico: con il supporto di Itinerari Previdenziali, per monitorare e formulare proposte.
Il Presidente Quercioli ha evidenziato come negli ultimi 30 anni le retribuzioni reali siano calate del 10% e come l’aliquota di prelievo fiscale superi il 47-48% per redditi sopra gli 80.000 euro, a fronte di una discutibile definizione di “ceto medio da proteggere” che si ferma a 60.000 euro. Ha annunciato due iniziative concrete: una “Position paper” su Fisco, Pensioni e Sanità integrativa da consegnare a politici e Regioni, e la proposta di organizzare a Roma una “manifestazione con corteo” durante il Consiglio Nazionale del 27 giugno, con l’obiettivo di coinvolgere almeno 2.500 persone per avere risonanza.
A riguardo, Giacomo Viberti, Consigliere e Tesoriere di Federmanager Cuneo, ha dichiarato: “Il lavoro della territoriale di Cuneo prosegue nel solco del nostro impegno quotidiano per garantire equità, trasparenza e anche il Direttivo sostiene l’idea di una mobilitazione congiunta a difesa dei diritti acquisiti e del potere d’acquisto che in questi anni ha fatto molti passi indietro“.
La riunione si è conclusa con l’invito a condividere la documentazione presentata nelle Assemblee locali, per consolidare il pensiero e le proposte di tutti gli iscritti. L’auspicio è che la prossima Assemblea Nazionale di Federmanager sia un’occasione per intraprendere iniziative e prese di posizione concrete a tutela di una categoria che, con il suo contributo, ha sempre sostenuto il Paese e ora chiede solo giustizia e rispetto.